Diventare un digital nomad: consigli pratici per abbracciare uno stile di vita indipendente

Essere un nomade digitale, lavorare da qualsiasi posto, viaggiare, vivere una vita indipendente: ma come si diventa digital nomad? Ecco i nostri consigli pratici per iniziare a muovere i primi passi verso questo stile di vita e di lavoro

Nei nostri articoli spesso vi abbiamo parlato di freelancer e digital nomad, vi abbiamo raccontato i vantaggi di vivere una vita lavorativa da remoto libera da ogni tipo di vincolo, anche spaziale. Ma ora vogliamo andare più a fondo provando a rispondere ad alcune domande: nel concreto, chi è un digital nomad? Quali caratteristiche possiede? Cosa serve per diventare un digital nomad?
Ecco, abbiamo pensato che potrebbe essere utile per tutti i curiosi e per tutti coloro che stanno pensando di abbracciare questo stile di lavoro nonché di vita, fare un piccolo resoconto di cosa voglia dire essere una digital nomad e dare qualche suggerimento per iniziare a vivere e lavorare da “nomade”.

#workingfromanywhere

Iniziamo da una piccola ma essenziale premessa: #workingfromanywhere isn’t for everyone. Questa frase la si legge spesso sul web e in effetti è proprio così. Diventare una nomade digitale implica delle scelte e conseguentemente delle rinunce; per questo bisogna possedere alcune caratteristiche, o quanto meno provare ad acquisirle, per riuscire a vivere bene abbracciando uno stile di vita non convenzionale e sfidante come questo.
Lavorare da remoto viaggiando e spostandosi continuamente, in maniera autonoma e con un certo grado di incertezza, richiede una forte motivazione, molta autodisciplina e una grande capacità di organizzazione, un forte spirito di avventura e di adattamento, una buona dose di intraprendenza, resistenza alla solitudine e indubbiamente accountability.

L’identikit del digital nomad

Ok, abbiamo chiarito il punto, ma quindi chi è il digital nomad e perché tutti ne sono così affascinati? Diventare digital nomad – per usare una frase forse un po’ abusata, ma in questo caso perfettamente calzante – è un po’ come essere cittadini del mondo: si vive sposando e facendo proprio un insieme diversificato di culture, lasciando che la propria nazionalità di appartenenza non abbia alcun valore, se non quello legale.
Di base un digital nomad è un freelancer che ama viaggiare e fare nuove esperienze, non ama la routine e non si sente soddisfatto da una vita fatta di abitudini, anche lavorative. Per un digital nomad però è essenziale saper stringere nuove relazioni facendo networking. È questa la base su cui si poggia una vita fatta di tanti nuovi inizi e pochi legami: se sarai stato bravo a coltivare i rapporti entrando a far parte di una o più community, ovunque andrai avrai sempre un punto di riferimento su cui fare affidamento, che sia un indirizzo email da contattare o il nome di un bel coliving in cui abitare.

Come dicevamo, il nomade digitale è una persona intraprendente, che sa come proporsi e revinventarsi per far fronte a qualsiasi necessità. Spesso il digital nomad integra le entrate nel proprio portafoglio tramite il cosiddetto reddito passivo: svolge delle attività accessorie, slegate rispetto al proprio core business (area di specializzazione), che gli permettono di mantenere uno stile di vita all’insegna dei viaggi con la certezza di un’entrata “fissa”. Li potremmo chiamare lavori jolly: in qualunque posto nel mondo ti trovi e qualunque cosa tu faccia, questi lavori non moriranno mai.
Qualche esempio? Insegnare l’inglese o la propria lingua madre (soprattutto nel caso di lingue come russo, cinese, arabo, francese, spagnolo e tedesco); ghostwriting, soprattutto se si è appassionati di scrittura creativa; partecipare a sondaggi, indagini di mercato, focus group, ecc; se si ha una buona conoscenza della zona in cui si risiede temporaneamente, ci si può improvvisare guide turistiche e offrire dei tour dei luoghi meno inflazionati e più affascinanti del posto.
La lista potrebbe essere ancora lunga, perché con un po’ di creatività e pensiero fuori dagli schemi, le possibilità di lavori jolly sono infinite.

Consigli pratici

Siamo arrivati al nocciolo della questione, cosa serve nella pratica a digital nomad? Beh, in verità non molto, essenzialmente tutto ciò di cui hai bisogno è un laptop e una connessione internet affidabile e costante. Generalmente un digital nomad lavora nel mondo dell’online; spesso si tratta di professionisti del web marketing, del web design, dell’informatica che, come detto, accompagnano il proprio lavoro con delle attività secondarie. Ma questo non vuol dire che chiunque senta l’esigenza e la voglia di provare questo stile di vita non possa decidere di farlo a prescindere dalla propria professione. D’altra parte lo abbiamo detto, un digital nomad sa reinvetarsi.

Ecco quindi i nostri consigli pratici su cosa fare e cosa considerare prima di diventare un nomade digitale.

  1. Be minimal: un digital nomad viaggia leggero, ha spostato uno stile di vita minimalista. Niente sprechi e molta praticità: trasforma e riusa ciò che possiedi finchè puoi. Anche il pianeta te ne sarà grato.
  2. Be free: a nessuno piace avere debiti, ma chi intraprende un viaggio lungo tutta la vita non può nemmeno permetterselo. Liberati di tutti i tuoi debiti (o quantomeno cerca di ridurli) e inizia la tua nuova vita senza il faticoso pensiero di conti in sospeso da chiudere.
  3. Be reachable: ovunque ti troverai sarà importante rimanere connessi ed essere raggiungibili. Con un numero Skype avrai la possibilità di utilizzare qualsiasi prefisso, ottenere un numero locale e inoltrato a qualsiasi telefono nel mondo.
  4. Be cautious: la sfortuna accompagna anche chi viaggia, per questo è meglio essere preparati e aver pensato prima a come far fronte a eventuali problemi. Stipulare un’assicurazione che ti copra durante tutti i tuoi viaggi, sia per aspetti più banali come la perdita di una valigia, sia per problemi più rilevanti come l’assistenza sanitaria, è fondamentale per affrontare una nuova vita di rischi e incertezze con un po’ di serenità in più.
  5. Be social: è bene avere già dei contatti di riferimento ancora prima di iniziare il tuoi viaggio. Cerca gruppi su Facebook e community online per iniziare a chattare con persone che già stanno facendo la tua esperienza o che sono del luogo per farti dare qualche informazione utile che probabilmente non troveresti facendo una ricerca su Google e iniziare così già ad ambientarti.

Diventare un digital nomad non è una scelta semplice nè banale: richiede impegno, resilienza e spirito di sacrificio. I rischi e le problematiche che si possono incontrare non sono pochi, ma con il giusto mood e la giusta prospettiva può essere un’esperienza di vita sorprendente e molto gratificante.

Se stai cercando un posto da cui iniziare la tua esperienza da nomade digitale, inizia da qui: il nostro coliving a Palermo ti permetterà di immergerti in un ambiente accogliente pensato per ispirare e incoraggiare la collaborazione. Ti aspettiamo!